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Investimenti assicurativi: le certezze Generali
Se ci hai seguiti nel nostro articolo precedente, ora sai che i tuoi risparmi sul conto corrente sono altamente a rischio e che gli investimenti assicurativi possono essere un’ottima soluzione per metterli al riparo e non trovarti un domani con meno soldi di quanto ne hai oggi. Tra i fattori principali che minacciano il conto corrente ricordiamo l’inflazione, il rischio di una patrimoniale, il fallimento bancario, per non parlare degli ingenti oneri statali dovuti per tutti i conti correnti con giacenza media superiore ai 5.000 euro.
Prima di “sbatterci i denti” e scoprire che i tuoi soldi sono arrivati ad essere molto meno di quanto ti aspettassi, ci sono tantissime strade di investimento percorribili. Di base, prima di decidere da che parte investire, occorre fare una distinzione. Cosa vuoi ottenere dai tuoi risparmi?
- Vuoi aumentare il tuo capitale e quindi sei disposto a correre dei rischi e anche, nei casi estremi, a perderlo? Allora la scelta giusta per te è un investimento in banca.
- Vuoi invece tutelare il tuo capitale ed essere certo che ciò che hai oggi non perda di valore domani, non venga eroso dall’inflazione né sia esposto a tutti i rischi di un mercato finanziario così volubile? Allora la scelta sicura su cui orientarti è una polizza assicurativa.
Nel secondo caso, presso la nostra agenzia Giovecca, sede di Generali a Ferrara, sono disponibili soluzioni di investimento assicurativo diverse, tutte rispondenti ai requisiti di tutela del capitale, ma che soddisfano necessità e condizioni differenti.
Ad esempio: si preferisce versare tutto in una soluzione unica o piuttosto effettuare un versamento periodico, che vada man mano ad accrescere il nostro capitale? Una domanda che introduce alla principale categorizzazione tra i nostri strumenti finanziari.
Investimento assicurativo a premio unico
L’investimento a stock o a premio unico è particolarmente indicato per quei clienti che magari hanno già da parte un buon capitale e possono fare affidamento su un’entrata fissa.
Poniamo l’esempio di un risparmiatore che abbia accantonato 100.000 euro e voglia investirli in maniera sicura. Questi potrà destinare la maggior parte della somma, poniamo 90.000 euro, a una soluzione di investimento cautelativo, con versamento unico, per lasciare i rimanenti 10.000 euro sul conto corrente, per eventuali necessità di liquidità.
Ecco che questi 90.000 euro passano sotto la nostra gestione, con garanzia di restituzione senza svalutazione.
In qualità di intermediari del credito, spetta infatti a noi gestire i risparmi assicurandone la tutela. Per fare questo, ci avvaliamo principalmente delle garanzia offerte dalla Gestione Separata: una cassa una volta definita gestione garantita, in virtù del fatto che assicurava una rendita mai inferiore a un certo valore. Decenni fa si parlava di un 4% garantito, oggi non più sostenibile. Dal 2018, il concetto di gestione garantita è stato appunto sostituito da quello di Gestione Separata, altamente sicura per il risparmiatore perché separata dall’andamento del mercato, come indica il nome stesso.
La Gestione Separata è una forma di investimento molto sbilanciata sul cliente come parte avvantaggiata e davvero poco conveniente per gli intermediari. Per questo è sempre più raro trovare queste forme di investimento disponibili sul mercato.
Generali, al contrario, ha fatto la scelta di continuare ad offrire questa possibilità ai propri clienti ed è rimasta una delle poche compagnie a dare la possibilità di fare investimenti anche in Gestione Separata al 100%. Naturalmente, in questo caso, lo scopo dell’investimento è completamente cautelativo: non ha lo scopo primario di aumentare il capitale, bensì quello di proteggerlo.
Istituita nel 1979, la Gestione Separata di Generali GESAV Global si classifica oggi tra le prime in Italia per dimensione, con oltre 40 miliardi di euro gestiti.
L’investimento può anche comprendere una minima percentuale di fondi, andando incontro a quei clienti che sono disposti a correre un rischio comunque molto moderato. Grazie alla differenziazione infinitesimale su diversi strumenti fiscali (alcuni obbligazionari risalenti agli anni ’70, oggi introvabili, con una durata lunghissima e un’oscillazione minima), siamo in grado di garantire sempre un rendimento lordo costante nel tempo, seppur contenuto.
Negli ultimi 30 anni, i risparmi dei nostri clienti sono stati tutelati e protetti da questo investimento assicurativo, attraversando indenni tutte le crisi economiche e finanziarie, riconoscendo sempre rendimenti interessanti.
Le durate minime per gli investimenti assicurativi a premio unico sono suggerite dalla compagnia, affinché il prodotto lavori bene. Di solito parliamo di 5 anni come durata media: un orizzonte temporale relativamente breve. Vi sono naturalmente una serie di condizioni per cui il capitale può essere svincolato anche prima, con assoluta flessibilità.
PAC o piano di accumulo: versamento periodico ricorrente
In alternativa all’investimento assicurativo a premio unico, o complementariamente ad esso, il cliente può decidere di procedere a un versamento periodico ricorrente. In questo caso parliamo di piano di accumulo o piano di accantonamento.
Sono modi di investire diversi, entrambi giusti. In questi tempi, investimenti a lungo termine come piani di accumulo o pensioni integrative sono ottime strategie per superare la crisi che stiamo vivendo, come abbiamo visto nel nostro articolo PAC o fondo pensione? Facciamo chiarezza. Forme di finanziamento molto gradite a famiglie con figli o a liberi professionisti che desiderano mettere insieme un capitale per coronare un obiettivo quale l’università dei figli.
Per tutti, un PAC con versamento periodico ricorrente può essere visto come un salvadanaio che aiuti effettivamente a non spendere quella somma. Quando i soldi sono disponibili sul conto corrente, è facile spenderli. Ci sembra di risparmiare, ma l’inflazione ci frega! Sta a noi salvarli.
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Polizze assicurative: quanto durano
Il timore degli Italiani è spesso quello di avere bisogno di prelevare urgentemente una somma e di non poterlo fare. Anche questa paura è retaggio di tempi lontani. I nostri genitori ci hanno insegnato così, è vero, ma oggi tutto si è velocizzato. Anche le disponibilità sul mercato finanziario sono completamente diverse, per rispondere alle nuove esigenze. Oggi i contratti hanno bisogno di avere vincoli molto più brevi.
Tempo fa, le polizze vita erano intoccabili per periodi lunghissimi e un piano di accantonamento era monodirezionale: potevi solo versare. Oggi, con i nostri piani di accantonamento, puoi essere libero dal vincolo già dopo un anno, tanto che l’investimento può essere paragonato a un conto corrente per la facilità di prelievo. Puoi anche decidere di riscattare tutto senza pagare alcuna penale.
Non solo. Ci sono condizioni per cui Generali dà la possibilità di disinvestire tutto quello che si è versato, senza penali, a copertura delle più frequenti evenienze: perdita del lavoro, nascita di figli, spese mediche per sé o per i figli, acquisto o ristrutturazione prima casa.
Un investimento assicurativo non è necessariamente per sempre!
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Polizze assicurative e successione
Tema molto sentito è quello dell’aspetto successorio. Una polizza assicurativa tutela completamente il beneficiario della polizza designato dal contraente. Qualunque cosa accada, i soldi messi da parte con una polizza sono intoccabili da chiunque al di fuori dell’intestatario stesso, a cui passa automaticamente in eredità tutta la somma, completamente esente da tasse.
Tradotto in termini pratici, questo significa che, qualora il contraente dovesse mancare, le polizze assicurative da lui stipulate passano in successione a chi designato, senza che nessun avvocato possa intervenire in questo.
Le polizze assicurative sono insequestrabili, impignorabili e fuori dall’asse ereditario. Una soluzione molto utile per coppie non sposate o nel caso in cui si desideri tutelare un minore. Se il beneficiario non ha ancora compiuto i 18 anni, la polizza rimane infatti bloccata fino alla maggiore età.
La somma accantonata in una polizza assicurativa può essere oggetto di contesa legale solamente nel momento in cui questa venisse riscattata e trasferita su un conto corrente. I soldi sul conto corrente sono infatti trattati come liquidità e, in caso di morte, vanno nella pratica successoria. Altro motivo per non lasciare i soldi sul conto corrente e investire in modo sicuro.
Conclusioni
Ora che hai qualche informazione in più sui rischi che corri a lasciare i tuoi soldi sul conto corrente e sui benefici che puoi invece trarre da investimenti assicurativi, siano essi investimenti a premio unico, Piani di Accumulo Capitale o Previdenza Complementare, puoi decidere cosa fare con consapevolezza.
Preferisci aspettare che i tuoi soldi diminuiscano o valutare uno strumento finanziario che rispecchi le tue esigenze e tuteli il tuo capitale?
Nel secondo caso, ti aspettiamo!
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